
Frodi nello sport: 1108 partite sospette nel 2024
La questione delle frodi sportive è un tema che, anno dopo anno, acquisisce sempre maggiore rilevanza.
Gli organismi di controllo e le federazioni internazionali intensificano gli sforzi per contrastare il fenomeno del match-fixing, ma i numeri di possibili irregolarità rimangono significativi.
Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Sportradar Integrity Services, nel 2024 sarebbero state identificate ben 1108 partite sospette a livello globale, un dato che, secondo le stime più accreditate, rappresenta un incremento di oltre il 10% rispetto al 2023.
Il report di Sportradar, basato sull’analisi di centinaia di migliaia di eventi in più di 60 discipline, evidenzia come il calcio continui a essere lo sport con il maggior numero di segnalazioni, con circa il 70% delle partite inserite nella lista delle “sospette”.
In termini assoluti, parliamo di oltre 700 incontri potenzialmente compromessi.
Seguono, a distanza ma con trend in crescita, il tennis (intorno al 15% dei casi, per un totale di circa 160 match), il basket (intorno al 7%, con poco meno di 80 partite segnalate) e, in maniera più ridotta ma significativa, altre discipline come la pallavolo, il ping pong e i cosiddetti sport emergenti, tra cui gli eSport.
La diffusione geografica del fenomeno fornisce ulteriori spunti di analisi.
L’Europa si conferma l’area più monitorata e al tempo stesso più esposta, con una stima che oscilla tra il 45% e il 50% dei casi complessivi, ovvero quasi 500 match finiti sotto la lente degli analisti di Sportradar.
Il resto si suddivide tra Asia (circa 30%), Sud America (poco sopra il 10%), Africa (intorno al 5%) e un residuo che include Nord America e Oceania, sebbene le segnalazioni provenienti da questi ultimi continenti sembrino in lieve aumento rispetto al passato.
Questa distribuzione mette in luce come le competizioni calcistiche e tennistiche europee, complici gli elevati volumi di scommesse e la struttura di alcune leghe minori, rimangano il bersaglio principale di chi cerca di manipolare i risultati.
I dati numerici riflettono anche l’evoluzione delle metodologie di analisi.
Sportradar Integrity Services, attraverso il sistema denominato Universal Fraud Detection System (UFDS), monitora in media oltre 30.000 partite al mese, elaborando milioni di dati provenienti dai bookmaker e dai flussi di gioco a livello globale.
L’incrocio di queste informazioni con variabili esterne (ad esempio variazioni improvvise di quote, picchi anomali nelle puntate su segmenti specifici di una partita e movimenti di denaro di origine incerta) permette di individuare situazioni ad alto rischio.
Quando un evento supera determinate soglie di allerta, si innesca un’analisi approfondita da parte di un team di esperti: incrociare questi input con le notizie relative alle squadre, alle condizioni di forma degli atleti e a possibili infortuni è essenziale per distinguere un semplice “caso statistico” da un match con sospetti concreti di alterazione.
La crescita del numero di partite segnalate — da poco più di 1000 nel 2023 alle 1108 del 2024 — non è necessariamente un fattore completamente negativo, poiché potrebbe anche indicare un miglioramento dei sistemi di rilevamento.
Molti analisti, infatti, sottolineano come l’affinamento degli algoritmi e l’aumento dei fornitori di dati permettano di scovare più facilmente pratiche illecite che in passato sarebbero sfuggite ai controlli.
Contestualmente, la cooperazione tra autorità sportive, autorità giudiziarie e piattaforme di monitoraggio ha raggiunto livelli mai visti in precedenza, spingendo a segnalazioni più tempestive e a indagini più mirate.
Vale la pena ricordare che, secondo alcuni studi di settore, la probabilità che una frode sportiva venga individuata e portata alla luce era decisamente più bassa dieci anni fa, mentre oggi si stima che oltre il 60% dei tentativi di manipolazione abbia una significativa probabilità di essere rilevato.
Il calcio, data la sua popolarità universale, attira una quota preponderante di scommesse a livello globale.
È fisiologico, dunque, che la maggior parte delle segnalazioni di possibili combine riguardi questa disciplina, soprattutto nei campionati minori.
Un’analisi più segmentata delle oltre 700 partite di calcio sospette mostra che il 35% circa proviene da leghe nazionali di seconda o terza divisione, dove i controlli sono spesso meno rigorosi e gli stipendi degli atleti possono risultare relativamente bassi.
In tali contesti, la tentazione di accettare proposte illecite o di cedere a pressioni esterne può risultare più forte. Il resto si suddivide tra competizioni di rilievo medio-alto, con alcuni episodi che coinvolgono persino tornei internazionali o fasi preliminari di coppe continentali.
Nel tennis, la questione si lega al mondo dei tornei Challenger e ITF Futures, dove circolano cifre di montepremi piuttosto contenute e la supervisione può essere meno stringente rispetto ai circuiti maggiori come ATP e WTA.
Secondo il rapporto, le segnalazioni relative a match di tennis sospetti superano di poco la soglia delle 150-160 partite, un numero ritenuto comunque significativo.
Nel basket, invece, siamo intorno a 70-80 eventi sospetti, con un picco rilevato in alcuni campionati nazionali europei e asiatici, dove i volumi di scommesse sarebbero aumentati in maniera sensibile.
Per gli eSport, il 2024 segna un’ulteriore conferma di interesse da parte dei bettor, con una progressione di segnalazioni pari al 20% in più rispetto all’anno precedente, benché il totale dei casi rimanga al di sotto delle 50 unità.
Al di là dei dati grezzi, l’aspetto più preoccupante riguarda l’impatto che simili attività illecite hanno sull’integrità dello sport, sull’economia del settore e sulla fiducia del pubblico.
Le stime parlano di diversi milioni di euro che ruotano attorno ai match sospetti, con un potenziale danno sia per i bookmaker — costretti a erogare vincite anomale o a sospendere alcune tipologie di scommesse — sia per gli sponsor, che vedono minacciato il ritorno d’immagine legato alle competizioni sportive.
Gli atleti e gli arbitri coinvolti in pratiche di match-fixing rischiano sanzioni durissime, dalla sospensione temporanea fino alla radiazione.
Il timore degli addetti ai lavori è che, in assenza di controlli sempre più capillari, il fenomeno possa espandersi anche verso discipline e leghe considerate “minori”, amplificando il rischio di un effetto domino sulla credibilità delle competizioni.
Le principali federazioni mondiali, tra cui FIFA, UEFA, ITF e FIBA, stanno da tempo avviando programmi di formazione specifici indirizzati ad atleti, staff tecnici e dirigenti sportivi.
In tali corsi si insegnano le modalità per riconoscere offerte di corruzione, segnalare tempestivamente eventuali anomalie e comprendere la gravità delle sanzioni in caso di coinvolgimento in frodi sportive.
Sportradar, dal canto suo, mette a disposizione piattaforme di e-learning e workshop mirati, con lo scopo di diffondere una maggiore consapevolezza riguardo alle ripercussioni delle combine.
Alla luce dei numeri del 2024, appare evidente che la battaglia contro le frodi sportive non è prossima a concludersi.
D’altro canto, l’aumento dei match sospetti potrebbe anche riflettere l’efficacia di un sistema di monitoraggio che continua a evolversi e a diventare più raffinato.
Il passo successivo consisterà nel tradurre i report in azioni concrete: l’obiettivo è far sì che i casi sospetti vengano seguiti da indagini adeguate, sanzioni esemplari e una rete di prevenzione capace di ridurre al minimo la possibilità di manipolare le competizioni.
Il numero di 1108 partite sospette segnalate nel 2024 da Sportradar Integrity Services ci ricorda quanto sia delicato l’equilibrio tra passione sportiva e interessi economici.
È fondamentale che tutti gli attori coinvolti — federazioni, club, bookmaker, autorità giudiziarie e forze dell’ordine — lavorino in sinergia per tutelare lo sport da un fenomeno che minaccia la sua stessa essenza competitiva.
Se, da un lato, questi dati confermano che la guardia deve restare alta, dall’altro mostrano anche come la crescente collaborazione internazionale stia portando risultati tangibili sul fronte dell’individuazione delle frodi.