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IL NUOVO RANKING FIFA: ELO SUM

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Dal 2018 la FIFA usa un algoritmo di tipo Elo chiamato SUM: dopo ogni partita si sommano o sottraggono punti al punteggio pre-match.

Il sistema attuale, detto SUM, è un Elo modificato che aggiorna il punteggio di ogni nazionale dopo ogni gara in modo incrementale.

L’aggiornamento dipende da tre leve: l’importanza dell’incontro (coefficiente “I”, variabile per tipologia: amichevoli fuori/entro finestra, Nations League, qualificazioni, fasi finali), l’esito osservato (“W”: vittoria, pareggio, sconfitta; con trattamento specifico dei rigori: 0,75 alla vincente, 0,50 alla perdente) e l’esito atteso (“We”), calcolato tramite funzione logistica in base al divario di rating pre-match su scala 600.


Non esistono più pesi per confederazione; non contano margine reti, fattore casa o stile di gioco: il ranking misura esclusivamente risultati, forza relativa degli avversari e contesto competitivo.

Per l’analista, il sistema produce un power rating coerente e immediatamente aggiornabile, utile per simulare scenari di calendario, valutare l’impatto atteso di singole partite ad alto coefficiente e anticipare variazioni di seeding.


Integrare queste dinamiche con metriche di processo (xG differenziale, intensità di pressing, qualità avversari) permette di distinguere tra “momentum di classifica” e reale crescita di performance, migliorando pricing, pre-seeding e pianificazione internazionale.


La logica di fondo del ranking FIFA

Il cuore del metodo è la formula di aggiornamento P = P_before + I × (W − W_e).

  • I è il moltiplicatore di importanza: amichevoli fuori finestra (fuori dalle finestre internazionali FIFA, cioè fuori dai periodi ufficiali del calendario in cui le nazionali possono giocare e i club devono rilasciare i calciatori) valgono 5, in finestra 10; Nations League gironi 15; play-off NL e qualificazioni continentali/Mondiale 25; fasi finali continentali prima dei quarti 35, da quarti in poi 40; Mondiale prima dei quarti 50, da quarti in poi 60.

  • W è l’esito: 1 vittoria, 0.5 pareggio, 0 sconfitta; ai rigori si applica un “mezzo successo”: 0.75 alla vincente, 0.5 alla perdente.

  • W_e è l’esito atteso in base al divario di punteggio, calcolato con una logistica a scala 600: battere un top-team vale più che battere un’outsider, mentre non vincere contro una squadra molto sotto-classificata costa caro.

Un’ulteriore clausola protegge chi arriva alla fase a eliminazione diretta di un torneo finale: se il calcolo produrrebbe una perdita, quella non viene applicata.

È una salvaguardia contro swing eccessivi in KO brevi.


Esempio di calcolo pratico

Prendiamo Italia vs Germania con i punteggi FIFA attuali (ottobre 2025): Italia 1717,15 e Germania 1713,30.

Parametri

  • Formula: P_after = P_before + I × (W − W_e).

  • W_e = 1 / (10^(−Δ/600) + 1) con Δ = rating_Italia − rating_Germania.

  • Coefficienti I: amichevole in finestra 10; qualificazioni 25; finali continentali 35/40; Mondiale 50/60.

  • Esiti W: 1 vittoria; 0,5 pareggio o sconfitta ai rigori; 0,75 vittoria ai rigori.

Atteso del match

Δ = 1717,15 − 1713,30 = +3,85.W_e(Italia) ≈ 0,5037, W_e(Germania) ≈ 0,4963.

(Logistica FIFA, scala 600).


Scenario A — Amichevole in finestra (I = 10)

Variazione punti Italia:

  • Vince nei 90’/120’: ΔP = 10 × (1 − 0,5037) = +4,963

  • Vince ai rigori: ΔP = 10 × (0,75 − 0,5037) = +2,463

  • Pareggia: ΔP = 10 × (0,50 − 0,5037) = −0,037

  • Perde: ΔP = 10 × (0 − 0,5037) = −5,037

Variazione punti Germania (simmetrica, con W_e=0,4963):

  • Vince nei 90’/120’: +5,037

  • Vince ai rigori: +2,537

  • Pareggia: +0,037

  • Perde: −4,963

Lettura: con rating quasi identici, il pareggio penalizza leggermente l’Italia favorita di misura; vittoria o sconfitta spostano ~5 punti.


Scenario B — Qualificazioni (I = 25)

Variazione punti Italia:

  • Vittoria 90’/120’: +12,408

  • Vittoria ai rigori: +6,158

  • Pareggio: −0,092

  • Sconfitta: −12,592

Variazione Germania:

  • Vittoria 90’/120’: +12,592

  • Vittoria ai rigori: +6,342

  • Pareggio: +0,092

  • Sconfitta: −12,408

Lettura: con I più alto l’oscillazione cresce.

Il “mezzo successo” dei rigori resta molto meno remunerativo di una vittoria nei 90’/120’.ri deboli il downside è alto, contro avversari forti l’upside è maggiore.


Cosa incide e cosa no

Incide: importanza della gara, forza relativa delle squadre, esito regolamentare o ai rigori.

Non incide: margine reti, casa/trasferta, confederazione.

La rimozione dei pesi geografici e l’assenza del fattore casa sono differenze nette rispetto a vari sistemi Elo “non ufficiali” e al vecchio ranking.


La transizione del 2018 e una curiosità utile

Per passare al nuovo metodo, FIFA ha “popolato” la classifica distribuendo i punteggi in modo uniforme lungo un intervallo tra 800 e 1600, con step di 4 punti tra una posizione e l’altra, mantenendo l’ordine del ranking di giugno 2018.

Da lì in avanti, gli aggiornamenti sono avvenuti partita per partita.

È un dettaglio storico, ma spiega perché nel primo rilascio del nuovo ranking si sono visti movimenti bruschi e una scala punti diversa dal passato.


Implicazioni per federazioni e pianificazione

Per chi costruisce calendari, il coefficiente I è la leva più tangibile:

  • Amichevoli: fuori finestra pesano poco (I=5), dentro la finestra raddoppiano (I=10). Servono a rifinire, ma un pareggio con rivali deboli può sottrarre punti.

  • Nations League: valore intermedio; i turni finali contano più dei gironi.

  • Qualificazioni: I=25 fissa una soglia importante; qui si decidono salti di classifica reali.

  • Fasi finali: il gradino da 35/40 nei tornei continentali e 50/60 al Mondiale amplifica ogni esito. Nel caso di sconfitta la protezione contro perdite evita “punizioni” in caso di eliminazione, ma non crea free rewards.


Lettura “da trading”: segnali e trappole

Per un professionista dello sport trading, il ranking non è un modello di performance “assoluta”, ma un power rating FIFA-coerente, con regole note.

Vediamo 3 angoli di lettura con impatto di mercato:

  1. Momentum strutturale. Sequenze di partite con I alto (qualificazioni, fasi finali) generano slope visibili nel punteggio. Una nazionale che accumula ΔP positivi consecutivi contro avversari medio-alti può “spingersi” oltre la qualità reale percepita, ottenendo seedings migliori e, talvolta, un bias nelle aspettative media-pubblico.

  2. Calendario e selezione avversari. Amichevoli in finestra, contro rivali leggermente superiori, offrono upside con rischio moderato; contro avversari troppo deboli, il rischio-rendimento è pessimo: pochi punti se vinci, molti persi se non vinci. In tornei, ricordare la clausola KO: protegge dalla perdita, ma non aggiunge valore in sé.

  3. Niente fattore casa e margine reti. Il modello ignora home/away e goal difference: se un mercato incorpora eccessivamente il “peso” della goleada o dell’home advantage nel giudicare il “merito” di classifica, si crea disallineamento tra percezione e traiettoria futura del punteggio.


Limiti e punti di attenzione

  • Granularità informativa: il ranking non osserva performance “di processo” (qualità occasioni, expected goals, ecc.). È un layer “di esito”, utile ma non esaustivo.

  • Asimmetrie da calendario: alcune aree federali disputano meno gare ad alto I in certi cicli; al netto dell’equità formale, questa asimmetria incide sul ritmo con cui si possono accumulare punti.

  • Pareggi strategici: per squadre top, pareggiare contro rivali piccoli in partite a basso I “costa” relativamente molto.

  • PSO: il trattamento 0.75/0.5 attenua gli estremi, ma sposta poco le gerarchie rispetto a una vittoria nei 90’/120’.


Come può essere utile per un match anlyst?

Seguendo questi step potreste trovare valore nelle vostre valutazioni prematch.

  • Mappa il prossimo blocco di partite di ciascuna nazionale con il relativo I.

  • Calcola scenari ΔP “base case” e “shock” su esiti probabili, includendo l’avversario e la protezione KO.

  • Confronta la traiettoria punti con metriche di processo (xG differenziale, shot quality, pressing) per filtrare i falsi positivi/negativi di classifica.

  • Identifica disallineamenti tra posizione FIFA attuale/proiettata e rating alternativi: sono le finestre più interessanti per pricing e risk-management.


Conoscerne i parametri consente di leggere la classifica come un indice di forza dinamico, prevedere spostamenti con il calendario e interpretare meglio seedings e percezioni di mercato. Per lo sport trading non basta, ma è un segnale fondamentale da integrare con modelli proprietari di performance e rischio.

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