AMAZON NEL SETTORE DELLE SCOMMESSE SPORTIVE?
- Star Consulting
- 23 apr
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 7 giorni fa

L’industria delle scommesse sportive digitali è in pieno boom, specialmente negli Stati Uniti dove la liberalizzazione dal 2018 ha portato il volume di gioco annuale da circa 13 miliardi di dollari nel 2019 a ben 135 miliardi nel 2023.
In questo scenario, Amazon sta muovendo dei passi strategici per ritagliarsi un ruolo significativo nel settore, sfruttando le sue immense risorse tecnologiche, sia a livello di streaming che pubblicitario.
Dalla tecnologia cloud di Amazon Web Services (AWS) ai contenuti sportivi in diretta su Prime Video, fino a nuove iniziative pubblicitarie e di reclutamento di talenti legati al betting, il colosso di Seattle sembra intenzionato ad espandere il suo modello di business verso il promettente settore delle scommesse sportive.
Analizziamo insieme i dati più recenti (2024–2025) e le mosse chiave di Amazon in quest’ambito, confrontandole anche con i leader attuali del betting digitale come DraftKings e FanDuel, e valutando il potenziale impatto sul modello di business dell’azienda.
AWS come motore tecnologico per le scommesse
Amazon sta ponendo le basi tecnologiche per le scommesse sportive attraverso Amazon Web Services (AWS), la sua sezione cloud.
AWS già fornisce servizi ad operatori del settore: ad esempio la startup Simplebet, che alimenta le scommesse “in-play” (micro-scommesse in tempo reale) per partner come DraftKings e Caesars, è costruita interamente su AWS.
Simplebet utilizza soluzioni come Amazon Interactive Video Service (IVS) per offrire streaming live con un delay quasi nullo, trasformando ogni azione di gioco in un’opportunità di operatività istantanea.
Questo tipo di tecnologia consente agli scommettitori di puntare su eventi di gioco moment-to-moment (ad esempio, se il prossimo play sarà un passaggio o una corsa), aumentando di molto il proprio engagement.
AWS sta anche sviluppando internamente competenze avanzate nel gaming sportivo.
Julie Souza, Global Head of Sports di AWS, ha dichiarato l’obiettivo di progettare una suite di prodotti di ssport trading in-game sfruttando le capacità analitiche di AWS.
L’idea è di integrare le analisi avanzate (come le statistiche Next Gen Stats della NFL) con le scommesse, aprendo possibilità “illimitate” nell’offerta di nuove tipologie di puntate basate su metriche in tempo reale.
Durante una partita NFL ad esempio, trasmessa con statistiche avanzate, AWS può mostrare la probabilità che un ricevitore completi una presa in una certa situazione; queste informazioni potrebbero tradursi in nuove opportunità per gli sport trader professionisti.
Sebbene AWS non abbia ancora annunciato partnership formali per integrare scommesse nelle sue statistiche avanzate, il terreno è molto fertile.
Attualmente Amazon Prime Video già mostra le quote delle partite: da due stagioni DraftKings funge da provider esclusivo di quote per le partite NFL del Thursday Night Football su Prime.
Questo tipo di integrazione – insieme a mosse analoghe di altri big tech (Apple visualizza le quote DraftKings nella sua app sportiva, mentre X/Twitter ha stretto accordi con BetMGM per mostrare odds sulla piattaforma) – indica un percorso che potrebbe portare Amazon ad approfondire il legame tra i suoi contenuti sportivi e il gaming sportivo.
Prime Video, NFL e l’integrazione delle scommesse
Prime Video è al centro della strategia di Amazon per lo sport e rappresenta la porta d’ingresso ideale verso il gaming sportivo, per il suo vasto pubblico di abbonati.
Amazon ha investito cifre imponenti nei diritti sportivi: il contratto decennale per trasmettere in esclusiva la NFL Thursday Night Football (TNF) vale circa 10 miliardi di dollari.
L’audience sta rispondendo bene – nella stagione 2024, le prime quattro partite del TNF hanno registrato in media 14,17 milioni di spettatori, +20% su base annua – e Prime Video continuerà ad espandere l’offerta (ha acquisito anche i diritti per una partita di playoff NFL ogni anno fino al 2033, oltre a nuove partnership per NBA, NHL, NASCAR e altri sport).
Oltre alla trasmissione tradizionale, Prime Video sperimenta con feed alternativi arricchiti da dati e grafica (X-Ray e Prime Vision).
Durante il TNF, gli utenti possono selezionare la modalità “Prime Vision” che sovrappone in tempo reale cerchi ed indicatori sugli schemi di gioco, evidenziando giocatori smarcati o prevedendo blitz difensivi, il tutto alimentato da algoritmi di machine learning.
Questa evoluzione dell’esperienza utente prefigura la potenziale integrazione di funzionalità di scommessa: uno spettatore potrebbe in futuro non solo vedere statistiche avanzate, ma anche piazzare giocate contestuali (es. sul prossimo touchdown) direttamente dall’interfaccia Prime Video.
Anche senza una propria piattaforma di betting, Amazon sta già capitalizzando sul trend: l’integrazione delle quote DraftKings nel TNF offre agli spettatori informazioni sulle quote durante la live, aumentandone notevolmente il coinvolgimento.
La logica è che “se il pubblico si sente più informato e coinvolto in ciò che guarda, rimarrà collegato più a lungo” – un vantaggio sia per l’ecosistema Prime sia per eventuali ricavi indiretti legati al betting (come pubblicità o accordi di revenue sharing con gli operatori di scommesse).
L’evoluzione del business pubblicitario di Amazon
Uno dei motivi chiave dietro la spinta di Amazon nei contenuti sportivi – e indirettamente nel mondo del gaming sportivo – è la crescita del business pubblicitario.
Amazon negli ultimi anni ha costruito una macchina pubblicitaria formidabile, con ricavi in forte espansione: nel Q4 2024 i ricavi pubblicitari hanno raggiunto $17,29 miliardi, in crescita del 18% anno su anno.
Questa crescita, sebbene leggermente in rallentamento rispetto all’anno precedente, consolida Amazon come uno dei maggiori attori della pubblicità digitale globale.
La particolarità è che Amazon sta espandendo il suo raggio d’azione pubblicitario dal classico contesto e-commerce ai media streaming.
Proprio Prime Video, entrato nel 2024 nel suo secondo anno di trasmissioni con pubblicità, è visto come un elemento chiave per attrarre investitori pubblicitari nuovi (si pensi a marchi automobilistici e finanziari che tradizionalmente non vendono prodotti su Amazon).
Lo sport in diretta gioca un ruolo centrale in questa strategia “upper-funnel”: eventi come le partite NFL su Prime attirano un pubblico ampio e coinvolto, offrendo ad Amazon preziosi spazi pubblicitari da vendere a brand desiderosi di "catturare" quegli spettatori.
Secondo Amazon, le trasmissioni NFL su Prime Video hanno portato 50 nuovi inserzionisti nel palinsesto NFL che prima non investivano nel football televisivo.
Amazon Advertising ha creato una specifica categoria Sports & Betting all’interno della sua organizzazione, segno chiaro della rilevanza del settore scommesse.
Amazon ha iniziato a reclutare posizioni chiave legate al betting per la sua sezione Ads, come un Senior Account Executive Sports Betting incaricato di gestire clienti nel settore del gaming e guidare le vendite pubblicitarie su più piattaforme.
Tali mosse indicano che Amazon punta ai grandi budget pubblicitari delle società di betting, integrandoli nel proprio ecosistema mediatico.
Assunzioni strategiche e iniziative nel betting
Oltre alla posizione nell’advertising, Amazon sta investendo in talenti ed esplorando partnership nel mondo del gioco.
Sul fronte AWS, è stata creata una figura di Principal Business Development, Betting & Gaming per media e intrattenimento, segnale che Amazon vuole sviluppare opportunità sia B2B che B2C legate ai giochi a premio.
Questa persona avrà il compito di identificare come AWS possa innovare insieme a partner nel settore delle scommesse, magari sviluppando servizi cloud dedicati (come soluzioni di gestione quote, anti-frode, analisi dati scommesse in tempo reale, ecc.).
Parallelamente, Amazon osserva attentamente le mosse dei competitors tecnologici: l’interesse mostrato da Apple (che nel 2023 ha lanciato contenuti con quote live via app) e da X/Twitter nel betting ha probabilmente contribuito ad accelerare il processo.
Tutte queste iniziative – dagli hiring alle partnership – suggeriscono che il colosso americano sta gettando le fondamenta per un ingresso nel mondo delle scommesse sportive.
Non è ancora chiaro se ciò porterà a un proprio servizio di sportsbook targato Amazon in futuro, oppure se si preferirà una strategia di “piattaforma”, fornendo canali pubblicitari agli operatori esistenti.
Confronto con i leader del betting: DraftKings e FanDuel
Nel valutare la strategia di Amazon, è utile confrontarla con gli attuali leader delle scommesse sportive online, DraftKings e FanDuel, che dominano il mercato USA con una quota combinata di circa l’80% (circa 44% FanDuel e 34% DraftKings secondo stime recenti).
Queste due aziende, nate dal fenomeno del daily fantasy sports, hanno investito per conquistare utenti man mano che nuovi stati legalizzavano le scommesse: oggi FanDuel è presente in 26 stati e vanta oltre 12 milioni di utenti registrati, mentre DraftKings opera in 24 stati con circa 4,8 milioni di utenti paganti mensili attivi (dato del Q4 2024).
I loro ricavi sono in forte crescita: nel 2024 FanDuel ha generato 5,79 miliardi di dollari di ricavi, con un volume di giocate di oltre 50,8 miliardi, riuscendo persino a chiudere l’anno in utile per 162 milioni (dopo perdite per 1,2 miliardi nel 2023).
DraftKings nello stesso anno ha registrato 4,76 miliardi di dollari di ricavi, riducendo le perdite a 507 milioni – il suo miglior risultato sin dalla sua fondazione.
Entrambe le aziende hanno dunque raggiunto una importanza notevole, ma a prezzo di investimenti enormi in marketing e promozioni (in passato spendevano anche oltre il 50% dei ricavi per attirare e trattenere scommettitori).
Rispetto a questi attori “pure-play” del betting, Amazon avrebbe altri punti di forza, ovvero la sua dimensione finanziaria e la base clienti: Amazon vanta una capitalizzazione di mercato nell’ordine dei 1,9 bilioni di dollari e un valore di impresa che la rende di gran lunga più grande di qualsiasi società di gaming.
Può contare su oltre 200 milioni di utenti Prime nel mondo
(decine di milioni solo negli USA), molti dei quali sono appassionati sportivi attratti dai contenuti NFL, NBA, ecc.
Se pensiamo al settore Tecnologia e dati, possiamo notare come Amazon eccelle nell’analisi di dati su larga scala e nell’intelligenza artificiale e questo potrebbe tradursi in esperienze di scommessa personalizzate e innovative (ad es. suggerimenti di scommessa basati sulle abitudini di visione, o all’integrazione con Alexa per piazzare scommesse vocalmente durante una partita).
Impatto potenziale sul modello di business di Amazon
L’ingresso (anche graduale) di Amazon nelle gaming sportivo rappresenta un’estensione significativa del suo modello di business, oggi fondato su e-commerce, cloud e pubblicità. Potenzialmente, le scommesse diventerebbero un nuovo pilastro di ricavi per l’azienda, ampliando la diversificazione già in atto.
Amazon ha mostrato negli ultimi anni la capacità di trasformarsi in una piattaforma “multi-verticale”: da semplice retailer a fornitore di servizi cloud (AWS), fino a colosso pubblicitario e media.
Includere il betting come ulteriore settore di azione potrebbe creare sinergie uniche: ad esempio, maggiori entrate pubblicitarie (grazie agli operatori di gioco che investono su Prime Video e sul sito Amazon), maggiore valore per gli abbonati Prime (che oltre a film, serie e spedizioni rapide, avrebbero anche contenuti sportivi interattivi con scommesse), e nuove opportunità per AWS (vendere soluzioni cloud ad hoc a casinò e bookmaker online).
Dal punto di vista finanziario, Amazon si trova in una posizione molto favorevole per espandersi in questo campo.
La società ha chiuso il 2024 con $387 miliardi di ricavi (+10% annuo) e $59 miliardi di utile netto.
La sua solidità è riflessa anche in indicatori come il P/E (Price/Earnings) ratio di ~32 – relativamente contenuto per un’azienda tech di tale crescita – segno di una maturazione che però lascia ancora spazio ad ulteriori scommesse strategiche.
Con una capitalizzazione di circa 1.900 miliardi di dollari, Amazon può investire nello sport e nel gaming senza gravare eccessivamente sui margini delle sue unità principali.
Se il nuovo business delle scommesse sportive dovesse decollare, potrebbe contribuire sia direttamente ai ricavi (nell’ipotesi di un modello di business in cui Amazon prenda una percentuale sulle giocate o lanci un proprio sportsbook) sia indirettamente, fungendo da volano per altre linee di business.
Infatti, più persone che guardano eventi sportivi su Prime Video (magari perché attratti dalla componente betting) si traducono in più ore di visualizzazione e dunque più impression pubblicitarie vendute – alimentando il flywheel dell’advertising.
Inoltre, un utente Prime coinvolto nelle scommesse potrebbe rinnovare più volentieri l’abbonamento annuale e spendere di più anche su Amazon.com in termini di merchandising sportivo o in dispositivi.
Andy Jassy, CEO di Amazon, ha ribadito come lo sport sia un contenuto cruciale per l’azienda e come l’innovazione attorno ad esso (sia in termini di esperienza utente che di monetizzazione) sia destinata a proseguire.
Il 2024–2025 sarà un periodo fondamentale per osservare come queste iniziative prenderanno forma: le assunzioni mirate, gli esperimenti di contenuto interattivo e le partnership già avviate indicano che l'espansione di Amazon sulle scommesse sportive è iniziata, e potrebbe cambiare ulteriormente il modello di business di uno dei colossi tecnologici più innovativi al mondo.