Nel vasto panorama delle scommesse sportive, Alex Ong rappresenta una figura di spicco, una voce fuori dal coro.
Con un'esperienza ultradecennale nei mercati finanziari e una passione radicata per il calcio, Ong ha saputo creare una metodologia di analisi che unisce rigore matematico, gestione del rischio e un'attenzione quasi ossessiva ai dettagli.
Il suo approccio si distingue per la capacità di trasformare un settore spesso dominato dall’istinto e dall’improvvisazione in un campo di studio razionale e metodico.
Il metodo Ong: modelli matematici e previsioni
Il segreto del metodo di Alex Ong risiede nella capacità di analizzare dati complessi e trasformarli in previsioni concrete.
Uno degli strumenti principali utilizzati è la distribuzione di Poisson, una tecnica matematica che stima la probabilità di eventi discreti (come i gol in una partita di calcio).
La distribuzione di Poisson si basa sulla formula:
P(k; λ) = (λ^k * e^(-λ)) / k!
Dove:
P(k; λ) rappresenta la probabilità che un evento si verifichi k volte;
λ è il valore medio atteso degli eventi;
k! è il fattoriale del numero di eventi osservati.
Quindi, se una squadra segna in media 2 gol a partita (λ = 2), la probabilità che segni esattamente 3 gol in una specifica partita può essere calcolata come segue:
P(3; 2) = (2^3 * e^(-2)) / 3! ≈ 0,18
Questo significa che c'è circa il 18% di probabilità che la squadra segni tre gol.
Ong non si limita però a questa analisi: integra dati contestuali come la forma attuale delle squadre, le statistiche sui tiri in porta e il rendimento contro avversari con caratteristiche simili. Questo approccio multilivello consente di ottenere una visione più accurata e dinamica delle probabilità reali di un evento.
Gestione del rischio: il Criterio di Kelly
Uno degli aspetti più innovativi del metodo di Alex Ong è la gestione del capitale, basata sul Criterio di Kelly.
Questo modello matematico, originariamente sviluppato per il trading, calcola la frazione ottimale del bankroll da investire in ogni scommessa.
La formula del Criterio di Kelly è:
F = (bp - q) / b
Dove:
F è la frazione del bankroll da puntare;
b rappresenta le quote offerte meno 1;
p è la probabilità stimata di successo;
q è la probabilità stimata di fallimento (q = 1 - p).
Ad esempio, se una scommessa ha una quota di 2.50 e Ong stima una probabilità di successo del 50% (p = 0,50), il calcolo sarà:
F = [(2,50 - 1) * 0,50 - 0,50] / (2,50 - 1) = 0,20
Quindi, la frazione ideale da investire sarà il 20% del bankroll disponibile.
Questo approccio matematico protegge l’investitore dal rischio di puntate eccessive e garantisce una crescita costante del capitale nel lungo termine.
Vogliamo però ricordare che il Criterio di Kelly deve essere applicato con cautela, adattandolo alla volatilità del mondo sportivo.
Individuare il valore: le value bet
Un altro pilastro del metodo di Ong è la ricerca delle value bet.
Queste si verificano quando le probabilità reali di un evento, calcolate attraverso modelli matematici, sono superiori a quelle implicite nelle quote offerte dai bookmaker.
Per identificare queste opportunità, Ong analizza:
Performance storica: andamento delle squadre negli ultimi match;
Dati contestuali: infortuni, assenze e condizioni climatiche;
Mercato delle quote: fluttuazioni delle quote nel pre-partita, che possono indicare variazioni significative nel valore percepito.
Grazie all’uso di database e software di analisi, Ong riesce a individuare rapidamente anomalie nelle quote, trasformandole in opportunità di investimento.
Un approccio educativo e trasparente
Oltre alla sua attività di analisi, Alex Ong si impegna a educare la sua community.
Attraverso il suo canale YouTube e altre piattaforme, spiega in modo dettagliato le basi del suo metodo, promuovendo un approccio razionale e disciplinato alle scommesse.
Nei suoi video, Ong affronta temi come l’importanza della gestione del rischio, la disciplina emotiva e gli errori più comuni degli scommettitori.
Mette in guardia contro il "tilt" emotivo, che porta a decisioni impulsive dopo una serie di perdite, e contro il rischio di overbetting, ovvero puntare somme eccessive rispetto al capitale disponibile.
I limiti del modello: lo sport come variabile imprevedibile
Pur avendo costruito un metodo rigoroso e scientifico, Ong è consapevole dei limiti intrinseci del suo approccio. Lo sport, per sua natura, è imprevedibile: infortuni improvvisi, errori arbitrali e condizioni climatiche avverse possono alterare l’esito di una partita in modi impossibili da prevedere.
Questa consapevolezza non rappresenta una debolezza, ma una forza del suo metodo.
Sapere di non poter controllare tutto permette a Ong di concentrarsi su ciò che può essere gestito: il calcolo delle probabilità, la gestione del rischio e l’analisi dei dati.
Alex Ong rappresenta un esempio virtuoso di come la scienza possa essere applicata con successo a un settore spesso dominato dall’azzardo.
Il suo approccio, basato su studio, pazienza e disciplina, offre un’alternativa valida per chi desidera trasformare le scommesse sportive in un’attività strategica e sostenibile.