Quali sono i 5 aspetti da monitorare prima di effettuare un investimento su Bitcoin?
Mentre i possessori di Bitcoin continuano a ridurre la size delle proprie posizioni, il valore di BTC necessita urgentemente di un’iniezione di liquidità da parte dei grandi colossi finanziari.
Bitcoin affronta questa quarta settimana di gennaio in condizioni instabili, mentre sorgono incertezze sulla tendenza rialzista del mercato delle criptovalute.
Dopo aver raggiunto i picchi biennali, il prezzo di BTC continua a lottare: i "bull" restano fermi e il supporto dei 40.000$ è stato infranto al ribasso.
Cosa ci potrebbe riservare il futuro a riguardo?
Dopo la finta candela al rialzo del grande lancio degli ETF statunitensi su Bitcoin, gli analisti si chiedono principalmente questo: nei prossimi mesi si prevedono potenziali catalizzatori di volatilità, ma il loro effetto su Bitcoin quale sarà effettivamente?
Detto questo, la prossima settimana rappresenta una sorta di “quiete prima della tempesta”: i cambiamenti macroeconomici arriveranno con la decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve il 31 gennaio, mentre il countdown finale per il prossimo halving del 2024 di Bitcoin non è ancora iniziato.
La lateralizzazione del prezzo di BTC tende al ribasso, con BTC/USD già in calo di quasi il 20% rispetto ai massimi del 2024 di pochi giorni fa. Esaminiamo più da vicino la situazione attuale con le opinioni dei più noti operatori di mercato sulla possibile evoluzione di Bitcoin.
Operazioni long: gli operatori di Bitcoin puntano a livelli inferiori ai 40.000$
Un’altra chiusura settimanale deludente per Bitcoin, questa volta la più debole da oltre un mese a questa parte, come mostrano Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
Un’ultima spinta verso l’alto ha riportato in gioco i 41.700$, riassorbita però prima della chiusura.
Analizzando la situazione attuale, l’operatore di mercato Skew ha rilevato un supporto dell’offerta a 40.500$ e al di sotto di questa soglia - liquidità che ha infine sostenuto il mercato. “La profondità dell’offerta si addensa molto al di sotto di questi valori. Vi è una forte domanda su BTC”, si legge su X (ex Twitter). Un grafico allegato mostra la liquidità dell’order book di BTC/USDT sul più grande exchange globale, Binance.
La rottura dei 40.000$ era già stata prevista da diversi operatori.
Dal momento che l'order book mostra molti ordini pendenti di acquisto al di sopra dei 35.000$, quest’area sta diventando una scelta interessante per potenziali posizioni long su BTC.
Altri hanno sottolineato l’importanza dell’attuale zona di prezzo di BTC. Skew l’ha definita “piuttosto importante su una base di chiusura 12H/1D”. “Bitcoin prima di rompere e arrivare a 39.000, ha nuovamente testato l’area dei 40.000$ - 41.200$, cosa che era già accaduta più volte negli ultimi 2 mesi”, ha commentato in giornata la suite di trading Decentrader.
Decentrader ha segnalato che uno dei suoi strumenti di trading proprietari, composto maggiori indicatori utilizzati dai trader di criptovalute, sta puntando verso un rialzo.
PIL, PCE guidano la settimana macro pre-FOMC
In questa settimana, le revisioni dei dati macroeconomici degli Stati Uniti si svolgono durante il periodo di blackout della Fed.
Il loro impatto potrebbe quindi essere limitato per quanto riguarda la decisione del Comitato Federale di Mercato Aperto (FOMC) sui tassi di interesse nella prossima riunione del 31 gennaio.
Il 26 gennaio verrà rilasciato il dato preliminare del PIL del quarto trimestre, mentre il 26 gennaio è previsto l’indice PCE (Personal Consumption Expenditures) di dicembre, noto per essere l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed.
La situazione dell’inflazione è ambigua: le azioni sono ai massimi storici e i mercati sono ansiosi di puntare su una riduzione dei tassi, ma i dati recenti hanno evidenziato un aumento dei prezzi superiore alle aspettative.
“Proprio mentre le azioni raggiungono il massimo storico, a febbraio ci saranno un gran numero di eventi significativi”, conclude The Kobeissi Letter.
Secondo i dati forniti dal FedWatch Tool del CME Group, le probabilità che i tassi rimangano invariati la prossima settimana sono quasi certe, si parla del 97,4%: sembra che non ci siano aspettative di strane sorprese da parte della Fed.
Focalizzandoci su Bitcoin, tuttavia, possiamo notare una sostanziale differenza tra il prezzo di BTC e l'azionario sta diventando difficile da ignorare.
Per Arthur Hayes, ex CEO del colosso dei derivati BitMEX, la situazione è chiara.:
i mercati delle criptovalute necessitano del ritorno della liquidità globale - uno dei risultati dell’allentamento della politica economica - per prosperare, e con questo aspetto in discussione, non si può di certo puntare ad infrangere i massimi storici.
“Ma perché $SPX e $BTC hanno smesso di crescere di pari passo dopo il lancio dell’ETF BTC negli Stati Uniti?”, chiedeva Hayes leggendo con attenzione il grafico comparativo di BTC/USD rispetto all' S&P 500.
Hayes ha fatto riferimento ad un altro evento chiave, oltre al FOMC, che indicherà la politica monetaria degli Stati Uniti in futuro.
Scaramucci prevede un ritardo nell’acquisto di ETF
Nonostante la forza del prezzo di BTC non sia riuscita a seguire la scia narrativa rialzista diffusa prima del lancio dell’ETF, i player del mercato di vecchia data invitano ad avere pazienza.
Storicamente il prezzo di BTC ha sempre visto forti rialzi dopo i periodi bui.
Come riportato da Cointelegraph, le peculiarità del mercato post-lancio hanno fatto sì che la pressione dei venditori fosse scontata fin dal primo giorno di negoziazione, l'11 gennaio.
Al centro del rimescolamento vi è il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), ora anch'esso un ETF, che sta registrando il ritiro degli investitori ora che il prezzo delle sue azioni corrisponde praticamente al prezzo spot di Bitcoin.
I dati della risorsa statistica Bitcoin Treasuries confermano la forte diminuzione delle partecipazioni di GBTC questo mese, di quasi 100.000 BTC.
Gli investitori di GBTC stanno valutando la possibilità di investire su altri prodotti ETF con condizioni più vantaggiose.
In un’intervista rilasciata a Yahoo! Finance in occasione del World Economic Forum di Davos, in Svizzera, questa settimana, Anthony Scaramucci, managing partner e fondatore di SkyBridge Capital, ha affermato che le normative in materia potrebbero rallentare gli afflussi di capitale negli ETF. “Ci sono molti investitori che sono entrati nel Grayscale Bitcoin Trust al 2% – hanno acquistato Bitcoin a 50.000, 60.000, 69.000$ – e quindi quando l’ETF è stato approvato, questi hanno potuto vendere Bitcoin e dimostrare di aver subito una perdita solo ai fini fiscali”, ha spiegato l'esperto.
Scaramucci ha fatto riferimento al periodo dei 30 giorni successivi alla vendita prima che gli investitori possano rientrare in BTC, offrendo così una “grande opportunità di arbitraggio per gli speculatori”. “Potrebbe esserci un aumento repentino degli acquisti nei 30 giorni successivi al big SELL”, ha affermato Adam Back, CEO dell’azienda tecnologica di Bitcoin Blockstream.
Back, noto per la sua visione rialzista su Bitcoin, aveva già fatto riferimento all’entità degli afflussi dell’ETF e al suo significato per il mercato.
Questi, ha precisato in giornata, sono stati 30 volte superiori all'impatto sull'offerta di ogni evento di dimezzamento.
Analisi dati: i take profit su Bitcoin sono scattati da fine 2023
Bitcoin sta vivendo uno dei periodi più lunghi "take profit" della sua storia, anche con prezzi ben al di sotto dei massimi storici.
I dati della società di analisi on-chain Glassnode caricati su X da James Van Straten, analista di ricerca e dati presso la società di crypto insights CryptoSlate, delineano un lasso di tempo di ben tre mesi in cui gli investitori hanno scaricato le proprie posizioni e preso i profitti.
“Questo è stato eclissato dalla corsa al rialzo del 2021 iniziata a settembre 2020, conclusasi a febbraio 2021 (155 giorni)”, ha commentato.
“Ritengo che questa tendenza potrebbe finire presto, quanto più a lungo Bitcoin rimarrà intorno ai 40.000$”.
I dati alimentano la convinzione che le attuali dinamiche di acquisto e vendita possano essere una sorta di reazione impulsiva al lancio dell’ETF.
Come riportato da molte testate giornalistiche, l’evento ha innescato un sell-off a partire dai 49.000$, che è stato caratterizzato da uscite di massa da parte dei detentori di breve termine che hanno venduto i propri BTC in perdita.
Distribuzione in corso: whale sotto i riflettori
Il settore crypto registra un livello di elevata avidità, sebbene si trovi quasi al 20% al di sotto del top post-ETF.
Questa è la conclusione emersa dal sentiment gauge, il Crypto Fear & Greed Index, secondo il quale il crypto investitore medio non avverte tuttora alcuna preoccupazione in merito alle dinamiche di mercato.
Al 21 gennaio, il Fear & Greed misurava 55/100, ancora nella fascia "greed", dopo essere quasi sceso in territorio "neutral".
L'11 gennaio si è registrato un massimo di 76/100, non "estremo" per gli standard del parametro, ma comunque equivalente al clima di quando BTC/USD raggiunse gli attuali massimi storici di novembre 2021.
I valori coincidono con i cambiamenti nell’esposizione della schiera di investitori in Bitcoin.
Come evidenziato dal noto formatore crypto Wise Advice, le whale sono in fase di vendita e anche altre entità più grandi hanno ridotto le loro posizioni.
“Attualmente detengono la quantità più bassa a partire da da giugno 2023, il che indica una fase di vendita o di distribuzione massiccia”, ha riferito su X in merito ai portafogli con un valore compreso tra 10 BTC e 10.000 BTC.
I dati allegati della società di ricerca Santiment hanno infatti anticipato da tempo il ritorno di una possibile fase di accumulo tra le whale.
Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.