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MATCH ANALYST: PASSES PER DEFENSIVE ACTION (PPDA)


ppda

Il PPDA è una metrica utilizzata per analizzare l’intensità difensiva di una squadra e quanto efficacemente riesce a pressare o interrompere il gioco dell’avversario. 

Il PPDA non è altro che il rapporto tra il numero di passaggi effettuati dalla squadra che imposta e il numero di azioni difensive (tackle, intercetti e falli) compiute dalla squadra che aggredisce senza palla.


Un valore PPDA basso indica uno stile di pressing più aggressivo ed efficace, poiché significa che alla squadra avversaria sono consentiti meno passaggi prima di incontrare la pressione difensiva. 

Al contrario, un valore PPDA alto suggerisce che stanno permettendo all’avversario di fare più passaggi prima di tentare di difendere.


Possiamo trovare dei limiti a questo tipo di valutazione?


Il PPDA non ci dice se una squadra si limita semplicemente ad adagiarsi in un blocco profondo o se ha tentato di pressare ma non è riuscita a farlo. 


Di conseguenza, il PPDA come parte dell’analisi quantitativa dovrebbe essere utilizzato solo in combinazione con l’analisi qualitativa, cioè l’osservazione degli approcci delle squadre.

Da questa analisi si può anche aiutare a identificare un cambiamento nell’approccio a livello di pressing durante una partita. 


Il Liverpool fa molto possesso – è seconda solo dietro al City con un possesso medio del 58,3% – e quindi lascia poco tempo con la palla agli avversari, ma qualcosa nei meccanismi del pressing dei “Reds” non ha funzionato. 


Il numero totale di interventi difensivi portati dal Liverpool nella metà campo opposta è di gran lunga inferiore rispetto a quello delle altre squadre di vertice. 

Un dato che può essere condizionato da motivazioni tattiche (la fluidità che i “Reds” hanno in attacco porta i giocatori lontano dalle zone di competenza nel momento in cui si perde il possesso del pallone) o a dalla poca fisicità degli attaccanti (Firmino, 181 cm, è il più alto tra gli avanti dei “Reds”).



















Nelle stagioni prese in esame, le squadre della Premier League hanno tenuto un valore medio del PPDA costantemente più alto rispetto alle medie degli altri campionati: dato corrispondente, come detto, a un’efficacia del pressing più bassa. 

Il trend del PPDA in Premier League è comunque negativo, quindi il pressing migliora di stagione in stagione, e lo stesso accade nella Liga spagnola.

 

Al contrario, vanno verso un peggioramento dell’efficacia del pressing sia la frenetica Bundesliga che la nostra Serie A. 


Per avere un’idea dei valori PPDA, si possono confrontare i valori con il valore medio delle leghe. 

Ad esempio, i valori medi delle prime cinque leghe europee nel 2019/20 erano i seguenti:

  • La Liga: 9.94

  • Serie A: 10.78

  • Bundesliga: 11.23

  • Premier League: 11.63

  • Ligue 1: 11.80


Queste statistiche ci permettono di fare delle ipotesi di base sulla strategia di gioco all’interno della lega. 

Non è proprio una coincidenza che la La Liga abbia la media PPDA più bassa. 

Il massimo campionato spagnolo è noto per un’intensità di pressing elevata.


Ricordiamo che il PPDA può anche essere utilizzato per analizzare le strategie dei vari allenatori. 

Ad esempio, alcune squadre volessero pressare solo quando l’avversario entra nella loro metà campo. 

Questa è stata una tattica impiegata dal Bayern Monaco nella loro vittoriosa campagna di Champions League 2013 nella semifinale contro il Barcellona.


Capita anche che le squadre facciano passare l’avversario fino a quando non sia un giocatore con poco “controllo palla” ad avere il possesso. Da quel momento scatta il pressing o si cercano di tagliare le opzioni di passaggio per costringere l’avversario a lanciare un pallone più lungo e quindi meno preciso. 


Questo può essere spesso constatato quando le squadre lasciano la palla ai difensori centrali.

In altri casi, le squadre potrebbero semplicemente voler costringere l’avversario a passare la palla in certe zone del campo prima di pressare. 

È per queste ragioni che non possiamo arrivare a una conclusione semplice che una squadra con un alto PPDA non sia abile nel pressing.


Possiamo dire che un buon metodo per sfruttare il PPDA non è aggregarlo a livello di partita, ma alla fase di gioco in cui si trova una squadra. 

Ad esempio, se una squadra è in svantaggio di un gol e mancano solo 10 minuti, potremmo vedere la squadra pressare in alto e cercare di riconquistare il possesso il prima possibile per creare un’opportunità di gol. 


D’altra parte, una squadra che sta difendendo un vantaggio risicato potrebbe voler avere un alto PPDA perché non vuole rischiare di sovraccaricare i suoi giocatori in posizioni avanzate.

In definitiva possiamo dire che pressing e contro-pressing sono meccanismi tattici sofisticati, che richiedono organizzazione pratica e basi teoriche; e che la fisicità, che pur in Inghilterra abbonda, da sola non basta a renderli efficaci.


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