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I LIVELLI DI FIBONACCI NEL TRADING


fibonacci trading

Uno dei sistemi di analisi tecnica più conosciuti è quello che usa FIBONACCI nel trading. Possiamo considerarlo un sistema universale, visto che può essere utilizzato in tutte le classi di asset: coppie di valute, azioni, indici, commodities, ecc.


Si chiama metodo FIBONACCI TRADING perché sfrutta la serie numerica del noto matematico italiano.

In essa ogni numero è la somma dei due che lo precedono (eccetto i primi due che sono per definizione 0 e 1). La serie quindi comincia così: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, ecc ecc.

Come vedremo tra poco, nell’ambito del trading online questa serie viene “applicata” al grafico dei prezzi di un asset, e ci permette di identificare delle aree di possibile inversione o prosecuzione di trend, ovvero dove può verificarsi una forte spinta oppure un forte rimbalzo.


In questo articolo vedremo come disegnare i ritracciamenti di Fibonacci, come utilizzarli al meglio, come possiamo usarli per impostare stop loss e take profit, e accenneremo anche a degli utilizzi “alternativi” degli studi di Fibonacci nel trading.


I trend e il metodo Fibonacci nel trading

Per comprendere bene il metodo Fibonacci nel trading, dobbiamo sottolineare innanzitutto un aspetto.


Il movimento dei prezzi di qualsiasi asset finanziario non è mai costante e lineare.


Si passa infatti da momenti di decisi rialzi o ribassi, a momenti in cui il prezzo oscilla dentro uno stretto intervallo, come vediamo in questo esempio:



Nell’immagine si vede chiaramente il movimento altalenante dei prezzi.

Anche nel corso di trend molto forti, capitano fasi in cui il prezzo sembra tornare indietro, per poi riprendere di nuovo la direzione precedente.


Queste fasi di temporanea “marcia indietro” dei prezzi rispetto al trend sono i così detti RITRACCIAMENTI di prezzo, i quali sono il fulcro del metodo Fibonacci.

Ma dal punto di vista pratico a noi cosa interessa questo tipo di analisi?


Saper applicare tali strumenti tecnici in fase di analisi tecnica può cambiare di gran lunga l'operato di un trader.


Infatti riuscire a prevedere quando un ritracciamento sta per terminare e i prezzi stanno per riprendere il proprio trend, ci dà un enorme vantaggio operativo.


Ed è proprio a questo che serve Fibonacci nel trading.

Abbiamo detto all’inizio che la serie numerica di Fibonacci (1,1,2,3,5,8, ecc...) è la base di questo metodo.

Ma la serie non viene usata così come la conosciamo.


Viene infatti “convertita” in percentuali, e le più usate sono: 23,6%, 38,2%, 61,8% e 78,6%.

Per spiegare meglio questo discorso, vediamo anzitutto un esempio:



Quando si verifica un trend, l’ampiezza totale del trend rappresenta il 100% del movimento di prezzo (al rialzo o al ribasso), mentre i ritracciamenti di Fibonacci identificano quando il prezzo è tornato indietro del 23,6% di tutto questo movimento, del 38,2% di tutto questo movimento, del 61,8% e così via.


Ciò che è importante sottolineare, è che quando il prezzo giunge in queste aree e contemporaneamente riceviamo un segnale operativo da altri strumenti (indicatori tecnici, trendlines, PATTERN o la semplice osservazione del prezzo), allora tali segnali risultano rafforzati e potrebbero quindi darci delle indicazioni molto efficaci su come operare.


Come usare FIBONACCI nel trading

La prima cosa che bisogna mettere in chiaro, è che per poter utilizzare Fibonacci (e quindi disegnare i ritracciamenti) occorre che ci sia un trend, perché solo in presenza di un trend possiamo tracciare i livelli e utilizzarli con efficacia.

Inoltre è meglio evitare di utilizzarlo su timeframe intraday troppo brevi, perché riduce l’affidabilità di questo strumento.

Sarebbe quindi preferibile utilizzarlo a partire da timeframe daily o minimo 4H (4 ore).


Come disegnare i ritracciamenti di Fibonacci

Tutte le piattaforme di trading, a cominciare da MetaTrader, hanno già incluso i “ritracciamenti Fibonacci” tra i loro strumenti.

Ma dove posizionarli?

Per tracciare questi livelli occorre anzitutto identificare gli estremi del trend (ovvero il punto di minimo e di massimo).


a) In caso di TREND RIALZISTA parto dal minimo e trascino la linea verso il massimo, compariranno così diverse linee-livello di Fibonacci: 23.6%, 38.2%, 50%, 62.8%, 76.4%, ecc. La linea del 100% partirà dal punto di minimo del trend, quella dello 0% dal massimo.


Vediamo l'esempio:



b) In caso di TREND RIBASSISTA parto invece dal massimo e trascino la linea verso il minimo.


Anche in questo caso partiranno le linee livello di Fibonacci, ma saranno rovesciate rispetto al caso precedente. Infatti la linea del 100% partirà dal punto di massimo del trend, quella dello 0% dal minimo.



Sul nostro grafico adesso abbiamo quindi tutti i livelli di Fibonacci, ben distinti ed evidenti.


Trading con Fibonacci: i diversi modi di sfruttare i ritracciamenti

Come abbiamo detto all’inizio, l’utilità di Fibonacci nel trading si manifesta quando i prezzi si avvicinano a queste linee parallele dette ritracciamenti, perché esse evidenziano delle zone di possibile tensione tra compratori e venditori.

I ritracciamenti di Fibonacci sono in tutto e per tutto dei livelli di resistenza/supporto.

Ciò vuol dire che quando il prezzo si avvicina ad uno di questi livelli, occorre fare attenzione perché potrebbe andarci contro e poi riprendere il trend, oppure potrebbe rompere il livello e proseguire la sua corsa contro-trend.

L’esempio sottostante – tratto da un caso concreto - evidenzia quanto spesso i livelli di Fibonacci si comportino proprio come supporti e resistenze.

Infatti quando il prezzo giunge su di essi, si scatena sempre una certa tensione sul mercato tra compratori e venditori.



Adesso però viene naturale porsi una domanda: come si può capire se un prezzo sbatterà contro un livello di ritracciamento oppure lo attraverserà proseguendo la sua corsa?


Il metodo Fibonacci UTILIZZATO DA SOLO non ce lo dice, per cui dobbiamo avvalerci di altri strumenti dell’analisi tecnica: trend lines, pattern, indicatori, ecc.


I ritracciamenti e le trend-line dinamiche

Uno dei modi per ipotizzare se il prezzo sbatterà contro un ritracciamento oppure lo attraverserà, è verificare se ci sono resistenze o supporti generati da semplici trendline dinamiche.

E’ quanto succede in questo esempio concreto che vediamo:


Quando il prezzo si è trovato a testare il livello Fibonacci 38.2%, contemporaneamente c’era anche una trendline dinamica che era già stata testata diverse volte in passato, dimostrandosi durissima da superare.

Questo ci dava un motivo in più per pensare che sarebbe successo ancora, ma ci diceva anche che se fosse stata oltrepassata, la spinta al ribasso sarebbe stata molto forte. E così è stato.


I ritracciamenti e i massimi/minimi già testati

Un ragionamento analogo a quello che abbiamo appena fatto, si può fare anche quando il livello di Fibonacci coincide con massimi e minimi importanti già testati dal mercato in passato.

Se in passato il mercato ha dimostrato che a quei livelli c’è un rimbalzo, probabilmente ciò accadrà di nuovo.

E’ il caso dell’esempio sottostante


Come vediamo, è stato raggiunto un ritracciamento del 50,0%.

In quella stessa zona il prezzo ha già testato 3 volte un supporto in passato.

Stavolta agisce invece come resistenza, e il prezzo rimbalza su di essa riprendendo con forza la corsa in direzione del trend primario (ribassista).


La serie di Fibonacci trova ampia applicazione nel mondo del trading, anche perché se adottata nel modo giusto si dimostra di grande efficacia.


Bisogna però fare attenzione soprattutto alle premesse, ovvero che esiste un trend e in secondo luogo che bisogna correttamente identificarlo.

Basta infatti un solo errore fatto per troppa foga di guadagnare in fretta per compromettere l’efficacia del metodo ed intaccare in maniera incontrollata il proprio capitale.

Raccomandiamo sempre di studiare molto ed affidarsi a dei professionisti per operare.


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